Non mi dite siamo bravi con i mitra in mano e i petti tatuati si impara a diffidar di tutti soprattutto al mare tra le troie e i preti vi tocca un ferragosto
Era una notte buia tempestosa e senza pace sul lungomare le baldracche poche e intirizzite passava Jacopo col portafogli gonfio in tasca e una pasticca
Carmine il negro ha una salopette blu Sotto le bolle di grasso e caffe Cagne, livelle, trivelle nel pugno E stretto in un ghigno il suo grugno Oscar
Nicola aveva la gobba, l'artrosi, la gotta e una vertebra d'oro la sua morfina una finestra di luce franata di sera sul molo lui non sapeva dormire
Qui si e perso Pino con un costumino nero e una canotta rossa sporca di frittata se sua madre smette di baciarsi con l'amante venga subito a riprendersi
Milioni di ombrelloni e paradisi artificiali al vento caldo che ti scardina tutti i pensieri la brace sulla sabbia, le medine in riva al mare per nove
Come formiche si riversano sull'unica autostrada calda come rame fuso come straniti non vedenti si ricoprono la faccia con gli occhiali fino ai denti