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Sangtekst: Pierangelo Bertoli. Sedia Elettrica. Una Strada.


(P.A.Bertoli-F.Urzino)

In un mattino tiepido mi siedero in un prato
E tornero giorno per giorno nel passato
E solchero le rapide della mia fantasia,
dei giorni di poesia

E saro consapevole che la mia testa strana
sognava un mondo senza figli di puttana
Un mondo senza deboli con essere pensanti
Padroni della vita, un mondo senza santi

Spendero attentamente la mia sincerita
Parlero di rivolta con caparbieta
Seguiro, traccero un sentiero ovunque sia
Una strada forse buia, forse, ma mia
Supino lungo un argine ricordero gli amici

E quanto fossimo distanti dai nemici
Per poi trovarci fragili ai trucchi dei bugiardi
Ma poi le cose cambiano e tutto lascia il segno
E impari l'arte del cinismo e del contegno

E credi di essere libero, diverso tra gli eguali
Che il mondo ha un'altra faccia da sotto i tuoi stivali
Spendero attentamente la mia sincerita
Parlero di rivolta con caparbieta

Seguiro, traccero un sentiero ovunque sia
Una strada forse buia, forse, ma mia
Si, sono stato giovane e privo di esperienza
E ho amato molto la parola intelligenza

Capace di una favola dove una vita vale
In termini di vita e non di capitale
Il tempo non e un giudice, non e nemmeno onesto
E solo un modo per finirla troppo presto

Ognuno vive attimi che cerca di fermare
Con reti di egoismo in un immenso mare
Spendero attentamente la mia sincerita
Parlero di rivolta con caparbieta

Seguiro, traccero un sentiero ovunque sia
Una strada forse buia, forse, ma mia.