Sangtekst: Folco Orselli. MilanoBabilonia. La Cera Squaglia.
La cera squaglia
dateci da bere
a noi che ci illudiamo d'esser peccatori santi
macchie di vernice
sulla ceramica del cesso
chi ha avuto ha avuto e chi ha perduto fa lo stesso
la cera squaglia
macchia la tovaglia
e carica la voglia
in questa arena trafelata
vischeri citrulli
barbonate situazioni
curvi sulla parra
cambia mira con la birra
la cera squalia
dateci da bere
a noi che ci illudiamo d'esser peccatori santi,
santi
la cera squalia
valeriano ha gi una figlia
lo saluta contro voglia
dice:"non glie piace blus"
ma il tempo stringe
tra femmine dipinte
intossicate dalle pinte
che non sanno mai tener
la cera squaglia
dateci da bere
a noi che ci illudiamo d'esser peccatori santi
la cera squalia
e tutta una rovina
ti acchiappa per il baffo
e ti rinchiude giu incantina
la notte va richina
e noi che ci illudiamo
noi che ci illudiamo
d'esser peccatori santi
(Grazie a martina per questo testo)
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