Sangtekst: Vinicio Capossela. L'Indispensabile. Morna.
:
Nel cielo di cenere affonda
il giorno dentro l'onda
sull'orlo della sera
temo sparirmi anch'io nell'ombra
la notte che viene e un'orchestra
di lucciole e ginestra
tra echi di brindisi e fuochi
vedovo di te
sempre solo sempre a parte abbandonato
quanto piu mi allontano lei ritorna
nella pena di una morna
e sull'amore che sento soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'e grande la notte e il pensiero tuo dentro
nascosto nel buio e nel mar
grido non piu
immaginare ancor
tanto qui c'e soltanto vento
e parole di allora
il vento della sera sara
che bagna e poi s'asciuga
e labbra che ricordano e voce
e carne che si scuote sara
sara l'assenza che m'innamora
come m'innamoro
tristezza che non viene da sola
e non viene da ora
ma si nutre e si copre dei giorni
passati in malaora
quando e sprecata la vita
una volta
e sprecata in ogni dove
e sull'amore che sento soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'e grande la notte e il pensiero tuo dentro
nascosto nel buio e nel mar
grido non piu
immaginare ancor
quel che tanto e soltanto
vento e rimpianto di allora
il vento della sera sara
che bagna e poi s'asciuga
e ancora musica e sorriso sara
e cuore che non tace
la schiuma dei miei giorni sara
che si gonfia e poi si spuma
sara l'anima che torna
nella festa di una morna
Nel cielo di cenere affonda
il giorno dentro l'onda
sull'orlo della sera
temo sparirmi anch'io nell'ombra
la notte che viene e un'orchestra
di lucciole e ginestra
tra echi di brindisi e fuochi
vedovo di te
sempre solo sempre a parte abbandonato
quanto piu mi allontano lei ritorna
nella pena di una morna
e sull'amore che sento soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'e grande la notte e il pensiero tuo dentro
nascosto nel buio e nel mar
grido non piu
immaginare ancor
tanto qui c'e soltanto vento
e parole di allora
il vento della sera sara
che bagna e poi s'asciuga
e labbra che ricordano e voce
e carne che si scuote sara
sara l'assenza che m'innamora
come m'innamoro
tristezza che non viene da sola
e non viene da ora
ma si nutre e si copre dei giorni
passati in malaora
quando e sprecata la vita
una volta
e sprecata in ogni dove
e sull'amore che sento soffia caldo un lamento
e viene dal buio e dal mar
e quant'e grande la notte e il pensiero tuo dentro
nascosto nel buio e nel mar
grido non piu
immaginare ancor
quel che tanto e soltanto
vento e rimpianto di allora
il vento della sera sara
che bagna e poi s'asciuga
e ancora musica e sorriso sara
e cuore che non tace
la schiuma dei miei giorni sara
che si gonfia e poi si spuma
sara l'anima che torna
nella festa di una morna
Capossela, Vinicio
Il Ballo Di San Vito
Capossela, Vinicio
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